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Tamerza
Diletta Leogrande
20/11/2023
Tamerza è rendersi conto che il sud ha sempre un fascino particolare e le oasi sono mondi a parte dove si respira un'atmosfera particolarmente romantica e mistica. Strade solitarie ed assolate, tormentate dal vento caldo e secco del deserto che porta sabbia in ogni angolino. Il silenzio è corroborante, il sole splende alto, il cielo è limpido e la temperatura è piacevole. Siamo a circa 800 metri di altezza. Arrivando ci sono tratti di asfalto nuovo e tratti sterrati. Capisco subito perché quest'oasi si è guadagnata l'appellativo di Balcone sul Sahara.
All'improvviso dopo solo sassi e terra una ferita nel suolo lascia apparire in tutta la sua bellezza il palmento di Tamerza lungo tre kilometri e mezzo. Dietro colline marroni e sinuose donano fascino alla terra gialla abbellita da questa striscia verde. Palme di un colore smeraldo carico fanno capolino tra la terra ocra ed asciutta.
Sotto un fiume scorre e dona la vita lungo il suo percorso.
Da qui si vede nel piccolo canyon la città vecchia di fango ora abbandonata dal 1969 quando 22 insoliti giorni piogge fecero si che gli abitanti abbandonassero il villaggio. Case che ora sembrano zollette di zucchero di canna consumate dall'acqua. Una cartolina... E' primo pomeriggio e non c'è in giro anima viva. Decidiamo di percorrere la pista di Rommel
La strada sale per la montagna rocciosa che ha delle belle sfumature cromatiche e delle forme affascinanti, bello ogni scorcio. Si arriva in un punto più alto e si gode del panorama sulla pianura arida interrotta dal verde dei palmeti delle altre oasi. Selvaggia bellezza del sud tunisino.
Proseguendo la strada scende, passa dall'oasi di Chebika e ritorniamo a Tamerza meravigliati da tanta bellezza. Andiamo alla prima cascata che si trova nel palmeto in città. Entrare è come varcare un portone magico e trovarsi in un giardino esotico, in un sogno. Un altro mondo di ombre, palme, rigagnoli di acqua, uccellini… mangiamo dei datteri freschi freschi da una palma. Non è ancora stagione ma qualche dattero è già maturo. Pura dolce e soffice estasi. Scendiamo per la cascata, ci mettiamo in costume e ci godiamo un bagno indimenticabile tra le acque smeralde del laghetto che si forma sotto la cascata. Una roccia permette di stare seduti sotto la cascata e godere di un idromassaggio naturale. Spettacolare rinfrescarsi sotto le palme, tra le rocce del canyon in quest'acqua fredda e smeralda.
Restiamo a guardare sdraiati sul pelo dell'acqua la bellezza che ci circonda, il tempo che scompare e la sensazione di essere immensamente parte di questo pianeta...in giro non vedo altri turisti oggi e ci godiamo il posto in solitaria, dopo un po’ arrivano diversi ragazzi del luogo e siamo ovviamente l'attrazione della giornata. I giovani passano la giornata alle cascate giocando. Loro invidiano noi perché ci immaginano in chissà quale ricca città, io invidio loro, il relax e la vita da oasi. La sera sembra di essere in un presepe, il cielo blu sembra carta da zucchero, le palme nelle ombre muovono sinuose i loro rami, qualche persona cammina tranquilla, il silenzio accarezza ogni cosa, il cielo sembra una brinata di stelle, la temperatura mite coccola la mia anima, le ombre hanno forme affascinanti, la sabbia sottile invade silenziosa. Il mattino seguente lasciamo il paese e andiamo all'altra cascata e a visitare le altre due Oasi per poi raggiungere Tozeur per la sera. Questa cascata è più grande ed alta circa una quindicina di metri, anche qui c'è un canyon e la cascata forma un laghetto più grande tra le rocce spaccate. Angolo di incantevole bellezza. Ai piedi della cascata iniziano alte gole dall'aspetto imponente e maestoso con un canyon che spacca la montagna per centinaia di metri, sul sentiero rocce enormi, il fiume che passa e molte canne.
Passo scalza per il palmeto tra terra secca, rami di palma, fango, rigagnoli… passiamo il fiumiciattolo ed entriamo nel canyon. Spettacolare la forma ed il colore delle rocce erose e così affascinatamente esotiche. La luce qui è speciale, l'energia che si percepisce anche, la purezza di questo luogo, la sua bellezza selvaggia e grezza, la forma erosa dall'acqua e le striature della roccia in vari toni di ocra, giallo e marrone... una meraviglia per tutti i sensi. Camminiamo sul fondo arido e sabbioso di questo canyon per un po’, poi risaliamo ed è bellissimo vedere l'oasi dall'alto. Il contrasto del colore verde carico delle chiome delle palme e la terra giallastra tutta intorno. Primordiale bellezza che riempie l'anima.
Ripercorriamo il palmeto e torniamo alla cascata fuori dal centro. Tamerza è davvero una bellissima oasi e merita del tempo per essere gustata, belle le sorgenti che nascono nella montagna e si versano nel canyon formando queste piccole belle pozze. Poi decidiamo di andare a pranzare in un posto locale e mangiamo veramente bene. Zuppa, insalata tunisina, cous cuos di verdure, datteri come dolce, immancabile thè alla menta. Gran bella esperienza che da sola giustifica un intero viaggio in Tunisia.